Pattini, amicizie e una cioccolata calda

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Avrei una storia da raccontare.

Una storia fatta di ricordi, di sorrisi sdentati, di ginocchia sbucciate, di pattini ben oliati, di amicizie mai dimenticate.

Sono settimane di reunion, queste.

E questa, a differenza delle altre, è nata così all’improvviso, organizzata in fretta e furia, ma voluta da tutti con la stessa caparbietà di quando eravamo una squadra agonista di ragazzini spensierati.

E ora, attorno a questo tavolo, insieme a visi invecchiati e capelli ingrigiti, viene spontaneo far spazio alla  memoria e foto ingiallite, ad articoli di giornale e brevi flashback che trovano posto e si siedono in mezzo a noi con spontanea naturalezza.

Li guardo bene, li scruto con attenzione questi compagni che non vedo da una vita e che in fondo non mi sembrano poi così lontani o diversi da quando li ho lasciati.

Con loro ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza, ci ho passato interi pomeriggi sotto il sole cocente sudati e appiccicaticci da far schifo o infreddoliti nel gelo invernale tutti imbacuccati come pupazzi di neve.

Insieme ricordo quintalate di risate in uno spogliatoio di legno così stretto e angusto da sembrare un corridoio e condivisioni di storie, lacrime e confidenze.

Ci siamo scambiati calzini puzzolenti, elastici per capelli, felpe rattoppate e gomme da masticare, masticate.

Abbiamo cantato, gridato a sguarciagola, tifato come hooligans inferociti.

Abbiamo scoperto i primi amori e sopportato le prime delusioni.

E’ una storia di ricordi questa.

Di ricordi e di cioccolata.

Cioccolata calda per l’esattezza.

Perché non c’è stato allenamento che io ricordi senza un bicchiere di plastica tra le mani di quella cioccolata liquida e tremendamente dolciastra della macchinetta.

Litri e litri ci sono finiti nella pancia.

Perché alla fine una cioccolata calda anche se non eccellente è la soluzione di ogni problema.

Guarisce tutti i mali, è panacea perfetta per le crisi da abbandono, i mal di pancia, i foruncoli e i capelli crespi.

Fa dimenticare i brutti voti, i terremoti del cuore, le ristrutturazioni, i traslochi e le separazioni quando sei cresciuto e di problemi ne hai di ben più grossi e quei pattini, quei pattini che hai tanto amato, li hai completamente dimenticati relegandoli da anni in un angolo nascosto in cantina, perché così è la vita.

Una cioccolata calda per dimenticare.

Una cioccolata calda e densa, quella che ti sporca le labbra e si beve con il cucchiaino, per ricordare.

 INGREDIENTI

Per 2 tazze abbondanti

250 gr cioccolato fondente

500 ml latte intero

50 gr zucchero

10 gr fecola di patate

1 pizzico sale (se volete)

Panna montata (sempre se lo desiderate)

Scaldare il latte e lo zucchero in una pentola dal fondo spesso a fuoco medio e quando il liquido sarà caldo, aggiungere il cioccolato a pezzetti mescolando con una frusta.

Versare la fecola setacciata fino ad ottenere la consistenza desiderata.

Il pizzico di sale esalta il gusto del cioccolato.

A piacere aggiungere un pizzico di cannella o di peperoncino o di vaniglia.

E la panna, fresca e morbida, dulcis in fundo.

p.s. così la preparava mia madre in una pentola di rame la vigilia di Natale al ritorno dalla messa di mezzanotte.

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Comments

  1. Luca says

    Sei un mito, Barbara. Ma come fai! fa niente, l’importante è che fai e che coccoli la tua metà di te stessa. Un abbraccio forte,

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