Che cosa voglio davvero?
Lo so?
Non lo so?
E’ più giusto ridere o piangere?
E quando le lacrime arrivano che si dovrebbe fare?
Lasciarsi andare o frenarle?
Ma perché poi?
Accadono avvenimenti che ci fanno male, perché la vita è fatta anche di perdite e vulnerabilità ma che se affrontate alla luce del sole, non ci attaccheranno alle spalle quando meno ce l’aspettiamo.
Appena avrò l’immagine chiara di che cosa voglio e di dove sto andando, comincerò a riconoscere le opportunità che ho.
Che probabilmente c’erano anche prima, solo che non sapevo da che parte pigliarle.
E non ha importanza il momento.
Anche se sto pelando asparagi, sono in costante e perenne ricerca della mia autoconsapevolezza.
INGREDIENTI
Per 6 bicchieri medi
2 mazzi asparagi bianchi puliti e lavati
80 gr burro
2 scalogni tritati
40 gr farina
50 ml latte
200 ml panna fresca
Olio al tartufo
Sale e pepe macinati
Portare a bollore una pentola d’acqua salata per gli asparagi e cuocerli per 20 minuti circa. Scolare e tenere da parte l’acqua di cottura.
Tagliare la metà degli asparagi a pezzettoni e conservare 12 mezze punte per la decorazione.
In un’altra pentola, far sciogliere il burro, aggiungere gli scalogni tritati rosolando per una decina di minuti.
Versare la farina setacciata, i pezzi di asparago e l’acqua di cottura facendo cuocere per altri 20 minuti circa.
Spegnere il fuoco, far intiepidire e frullare con un mixer versando lentamente il latte.
Salare, pepare e proseguire la cottura per altri 10 minuti circa a fuoco lento. Aggiungere la panna suddividendo la vellutata in 6 bicchieri.
Ultimare decorando con le punte di 2 asparagi per ospite, qualche goccina di olio al tartufo, una spruzzata di pepe fresco.
E servire.
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