Proprio così, serve una mela soltanto in questa torta.
Ma io ne ho usate due.
Una è finita nell’impasto, mentre l’altra quando ho letto la ricetta ed ho scoperto che dovevo tirar fuori la grattugia, l’ho mangiata proprio così, immersa tra i ricordi di un tempo quando la farfalla la potevo ancora chiamare “farfallina mia” (adesso se ci provo, rischio un bel broncio, perché è solo di se stessa) e quando tra le sue sane merende di metà pomeriggio le offrivo la ciotola bianca e blu di polpa fruttata.
Presto presto, qualche goccia di limone per non farla annerire e ancora le vedo le tue facce strane e le tue mille smorfie.
E ti vedo anche lesta lesta, ma pur sempre traballante con i codini mezzi sciolti arrampicarti sulla sedia per arrivare al tavolo, aprire il barattolo dello zucchero, ficcarci il cucchiaino per intero perché qualsiasi dolce non è mai dolce abbastanza per te.
Ecco, il timer del forno sta suonando, la ciotola è bella che finita e il ricordo se n’è andato.
Un peccato, davvero.
INGREDIENTI
Per una tortiera da 20 cm
200 gr mandorle
150 gr semi di papavero
100 gr zucchero
1 mela renetta
4 uova
Succo limone bio
Macinare le mandorle e ridurle in polvere finissima aggiungendo negli ultimi giri anche i semi di papavero.
Sbucciare la mela e grattugiarla raccogliendola in una ciotola con il succo di limone per non farla annerire.
Montare gli albumi a neve fermissima con un pizzico di sale.
Montare i tuorli con lo zucchero fino a renderli spumosi e gonfi. Aggiungere con delicatezza la farina di mandorle con i semi di papavero, la mela grattugiata, e gli albumi montati.
Versare il tutto in una tortiera imburrata e cosparsa di pan grattato.
In forno caldo a 180° per 40 minuti circa.
p.s. anche questa ricetta è “rubata” o meglio presa in prestito dalla cucina di calycanthus ed il suo sapore è così nuovo e fresco che ne rimarrete incantati. Proprio come è successo a me.
adoro le ricette associate a qualche ricordo particolare….secondo me hanno un sapore ancora più buono!
Questa torta mi piace e credo proprio che la proverò anche io……
un bacione grande!
hai ragione cara, cibo e ricordi vanno di pari passo. un abbraccio e a presto