A volte basta poco per sentirsi infelici.
Persino un niente.
Allora ci si interroga e ci si chiede come fa il niente a fare tutta questa differenza.
Perché è sempre più difficile essere felici?
Come ho fatto a perdere il filo di quella felicità che tenevo per mano se il pugno è ancora stretto e ben serrato?
Eppure è sparita in un soffio.
Qualcuno dice che la felicità non sia una merce che si posa sul banco, che si pesa e si acquista per possederla meglio, che la felicità non si infila in una borsa, e tanto meno in una tasca, perché la felicità finisce per essere uno stato d’animo, pura decisione spirituale.
Qualcuno dice anche che la felicità è avere gli occhi spalancati e cercarla dappertutto.
Anche nei posti più impensati, anche dove proprio non te l’aspetti.
Anche quando pensi di essere minuscolo, insignificante, da qualche parte dietro a tutto quel grigio, dietro la nebbia più fitta, c’è un posto riservato tutto tuo, dove sarai felice.
Abbiamo tutti a un certo punto della vita, il privilegio di afferrare un inizio di felicità. Vogliamo tutti prenderlo delicatamente e farlo durare il più a lungo possibile.
E’ questo il difficile, farlo durare.
Io ci ho provato con la crostata al cioccolato di Ernst Knam .
Qualcuno l’ha definita perfetta e in questo istante sola nella mia piccola cucina, dopo una fettina, un altro quadretto per gustarla meglio, poi un pezzetto di bordo rotto per finire con le briciole sparse qua e là raccolte con la punta delle dita, la nebbia si è diradata e il filo perduto è tornato magicamente al suo posto.
INGREDIENTI
Per la frolla al cacao
150 gr burro morbido
150 gr zucchero
1 uovo
½ bacca vaniglia
6 gr lievito per dolci
280 gr farina 00
25 gr cacao in polvere
1 pizzico sale
Per la crema pasticcera
250 gr latte intero
½ bacca vaniglia
15 gr farina 00
5 gr fecola
2 tuorli
40 gr zucchero
Per la ganache al cioccolato
125 gr panna fresca
190 gr cioccolato fondente tritato
Per la frolla mescolare il burro morbido e lo zucchero. Aggiungere l’uovo, i semini di vaniglia e il sale.
Versare la farina setacciata con il lievito e il cacao, lavorare per qualche secondo l’impasto e formare un panetto che metteremo nel frigo a riposare per almeno un paio d’ore.
Preparare nel frattempo la crema pasticcera facendo sobbollire il latte con il baccello e ed i semini della vaniglia. Mescolare bene i due tuorli con lo zucchero ed aggiungere la farina setacciata con la fecola.
Versare piano il latte bollente continuando a mescolare. Riporre ancora sul fuoco fino a bollitura continuando a mescolare. Coprire con pellicola trasparente a contatto e lasciar raffreddare.
Per la ganache scaldare la panna e al primo bollore versarla sul cioccolato fondente tritato, mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto lucido e liscio. Far raffreddare.
Ora mescolare la crema pasticcera alla ganache.
Togliere la frolla dal frigo, lavorarla con un matterello in una sfoglia da 1 cm circa di spessore. Ricoprire uno stampo da crostata da 22 cm, rifilare gli eccessi, bucherellarla con una forchetta e riempirla con la crema.
Decorarla con delle strisce di pasta a vostro piacimento e far cuocere in forno statico caldo a 170° per 35/40 minuti circa.
p.s. anche queste dosi per la frolla sono da tenere a mente tra le ricette di base, perché assolutamente a prova di errore.
Che dire invece della crema al cioccolato? Mi sto ancora chiedendo con cosa non ci stia.
It looks great!
thanks!!